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È scomparso all’età di 98 anni Giancarlo Podini, figura storica dell’imprenditoria altoatesina e capostipite di una famiglia che ha segnato un secolo di attività economica e impegno sociale in Alto Adige. Con lui se ne va non solo un imprenditore illuminato, ma anche un uomo profondamente legato al territorio e alle persone che lo abitano.
Nel 2019, insieme ai tre figli Giovanni, Alessandro e Stefano, aveva celebrato i cento anni dell’attività imprenditoriale di famiglia con un evento al Kursaal di Merano. Per l’occasione, la famiglia Podini sorprese i 150 collaboratori invitati con un gesto concreto di gratitudine: un premio di mille euro ciascuno, simbolo di un approccio sempre umano e riconoscente al lavoro e alle relazioni professionali.
La famiglia Podini, presente in Alto Adige da quattro generazioni, ha saputo costruire un impero economico diversificato, ma sempre con un occhio attento alla responsabilità sociale. Il cuore pulsante di questo impegno è la Fondazione Podini, che opera in Alto Adige ma anche in Paesi come India, Eritrea e Cambogia, a sostegno delle fasce più deboli.
“Per 100 anni, non solo siamo stati datori di lavoro, ma abbiamo la fortuna di aiutare coloro che sono meno privilegiati, sia in Alto Adige che in altri Paesi del mondo”, dichiarava con orgoglio Giancarlo Podini, un uomo che ha saputo coniugare successo imprenditoriale e solidarietà concreta.
Accanto all’attività filantropica, il Gruppo Podini ha sviluppato un’ampia rete di aziende che spaziano dal commercio all’ingrosso con il marchio Twenty, all’energia, allo zucchero, al settore immobiliare, alla consulenza, al commercio alimentare e alla produzione vinicola. Un conglomerato solido, costruito su fondamenta di visione e capacità imprenditoriale.
“La nostra storia è il nostro punto di partenza, mentre la solidità e l’esperienza sono la base del nostro futuro”: questa la filosofia del Gruppo Podini, che oggi saluta il suo fondatore con profonda gratitudine. Con la scomparsa di Giancarlo Podini si chiude un capitolo importante della storia economica altoatesina, ma il suo lascito umano e professionale continuerà a vivere nelle azioni della sua famiglia e della fondazione che porta il suo nome.
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